La simulazione numerica come strumento di prevenzione del rischio idrogeologico
Con l’attuale tecnologia di calcolo e la sempre più elevata potenza dei computer, simulare eventi assimilabili a esondazioni come, ad esempio, valanghe, rottura di argini, risulta essere fattibile e conveniente. Gli strumenti di prevenzione del rischio idrogeologico esistono e possono fornire ottimi risultati. Bisogna cercare di anticipare e prevenire i fenomeni studiando le opportune soluzioni prima dell’evento. E questo è un obiettivo che si può raggiungere attraverso la simulazione numerica.

L’utilizzo della CFD e dei modelli di simulazione numerica per l’analisi del dissesto idrogeologico nel settore Idraulico-ambientale ad oggi appartiene ancora in larga misura all’ambito accademico e degli enti di ricerca. Eppure gli strumenti forniti dalla CFD e dalla modellistica numerica in genere sono ormai diffusi nei più svariati settori industriali e in grado di assicurare oltre ad un elevato livello nella qualità dei risultati raggiungibili anche notevoli vantaggi in termini di risparmio di tempo nella progettazione e conseguente riduzione del time to market. Questi vantaggi si possono ottenere anche nel settore della pianificazione territoriale e nella progettazione di opere per la mitigazione del rischio idrogeologico attraverso l’impiego dei raffinati strumenti forniti dalla simulazione numerica. Un gran lavoro, certo… ma l’output finale consentirebbe di disporre di una interpretazione chiara di tutto il territorio definendo le priorità di intervento, ad esempio, in termini di opere strutturali.
Le metodologie di intervento possono essere molteplici, ma bisogna tener ben presente che riguardano la sicurezza delle persone, in primo luogo, i danni, incalcolabili, sul territorio e sulle strutture abitative. Utilizzare un sistema what if attraverso i risultati delle simulazioni potrebbe e dovrebbe essere un metodo da prendere seriamente in considerazione, visto che fino ad oggi le procedure utilizzate sono state di scarsa efficacia. Con l’attuale tecnologia di calcolo e la sempre più elevata potenza dei computer, simulare eventi assimilabili come, ad esempio, esondazioni, valanghe, rottura di argini, risulta essere fattibile e conveniente. Gli strumenti di prevenzione del dissesto idrogeologico esistono e possono fornire ottimi risultati. È tempo che tutti gli addetti ai lavori comincino a utilizzarli riconsiderando il metodo e l’approccio alla risoluzione del problema. Non basta intervenire dopo l’evento. Bisogna cercare di anticipare e prevenire i fenomeni studiando le opportune soluzioni prima dell’evento. E questo è un obiettivo che si può raggiungere attraverso la simulazione numerica. Nel convegno verranno presi in esame gli strumenti di cui già si dispone con esempi applicativi e modalità d’intervento.