INTERNATIONAL CAE CONFERENCE Essere parte del futuro: l’opportunità presente
Innovazione, prospettive e avanguardie scientifiche e tecnologiche di nuovo protagoniste all’International CAE Conference, il più importante appuntamento europeo dedicato alla simulazione computerizzata e alle sue innumerevoli possibilità di applicazione, là dove il progresso muove passi inarrestabili in direzione del futuro.

L’edizione 2015, la trentunesima dell’evento ormai punto di riferimento consolidato a livello mondiale, si è tenuta il 19 e 20 ottobre a Lazise al Centro Congressi Hotel Parchi del Garda e, come di consueto, ha messo in campo le migliori energie per favorire l’incontro e lo scambio di esperienze e risultati tra operatori del settore, ricercatori e tecnici che a vario titolo sono coinvolti nell’innovazione di prodotto e di processo, senza esclusione di ambiti d’applicazione industriale: aeronautico-spaziale, Oil&Gas, Energia, medico-scientifico, automotive, trasporti, ingegneria civile, ecc.
Partecipazione: i numeri che dicono più delle parole
Oltre 800 i congressisti che hanno partecipato all’evento, 150 i relatori che si sono alternati nelle due sessioni plenarie e nelle 10 sessioni di settore, ben oltre 35 le aziende sponsor presenti. Non sono mancati esponenti di Atenei, Facoltà e Politecnici, professori, ricercatori e studenti, che nello sviluppo della simulazione numerica rappresentano le migliori menti straniere, europee e d’oltreoceano, ma anche italiane. Non si può dimenticare, infatti, che il nostro Paese gioca un ruolo decisivo di eccellenza nel settore e risulta di fatto protagonista nel panorama mondiale delle innovazioni tecnologiche.
A completare il quadro prestigioso sono intervenuti ospiti di altissima levatura, ciascuno nel proprio ambito, che hanno condiviso work in progress e tendenze future dei loro avveniristici progetti, a dimostrazione di quanto, come sottolineato dal fondatore e Presidente del Comitato scientifico dell’International CAE Conference, Stefano Odorizzi, “la conferenza internazionale sia il più fruttuoso ambiente entro cui sperimentare attuali e nuove sfide tecnologiche, di rete, esplorare nuovi scenari di business e condividere le esperienze”.
Sempre in collegamento con Expo, l’International CAE Conference ha ospitato come graditissimi relatori due tra i deus ex machina dell’esposizione: Alessandro Gasparini, ingegnere e vincitore della sfida contro il tempo nella realizzazione della scultura – installazione simbolo di expo, l’Albero della vita; e, insieme a lui, Massimo Maffeis, progettista di strutture tensili, che all’esposizione internazionale ha creato soluzioni sia per i principali passaggi pedonali (cardo e decumano), che per i padiglioni di Messico, Kwait e Germania.
Di particolare significato la presenza di Don Miller, oggi 86enne, tra i precursori dell’utilizzo della simulazione computerizzata nei processi della fluidodinamica. Il professore inglese, considerato un visionario trent’anni fa, ha oggi potuto verificare la bontà dell sue intuizioni, ed è stato scelto per premiare Andrea Tradii e Riccardo De Paolis di General Electric – Nuovo Pignone – Firenze, per l’approccio innovativo applicato ad un progetto di turbina.
Nutrire il pianeta: sfide del futuro o sfide del presente?
Il futuro si immagina oggi, ma è oggi che si prepara il futuro. Un oggi che deve essere sempre migliore e che l’International CAE Conference ha voluto legare ad Expo, l’esposizione mondiale 2015 quest’anno ospitata a Milano, attraverso il suo tema chiave: nutrire il pianeta. Lo si può fare - ha spiegato Christophe Lasseur, coordinatore del settore Life support R&D dell’ESA Agenzia Spaziale Europea – anche applicando sulla terra le tecniche di riproduzione di ossigeno, acqua e materie prime (coltivazioni commestibili comprese) in ambiente ostile, oggi allo studio in vista dell’atterraggio su Marte. È questo il concetto base del progetto Melissa, di cui Lasseur è a capo, che si ispira ai principi vitali anaerobici tipici degli ecosistemi acquatici.
Nutrizione e cibo al centro anche dell’intervento del professor Davide Cassi, fisico e fondatore della Facoltà di Gastronomia Fisica dell’università di Parma, unica struttura italiana nel suo genere. Cassi ha ripercorso i passi della cucina molecolare, spiegando alcune delle nuovissime vie di preparazione degli alimenti attraverso tecniche scientifiche: l’utilizzo dell’alcol o dell’azoto liquido, ad esempio, come strumenti di trasformazione della materia gastronomica con la capacità di conservarne intatti componenti e aromi. Il professor Cassi ha stupito la platea, realizzando dal vivo alcune ricette della cucina tradizionale, rivisitate in chiave scientifica.
Qualità della vita, le risposte della tecnologia
Robot che si prendono cura delle persone, che assistono un anziano: se dimentica di prendere le medicine, il robot glielo ricorda, ad esempio, o se la macchina registra qualcosa di anomalo, una caduta o un malore, può chiamare l’ambulanza o i parenti. E ancora, piccoli robot in grado di interagire con i bambini affetti da autismo, capaci di accompagnarli nell’apprendimento. Non sono fantascienza, ma tutti i modelli in fase di sperimentazione allo IAS Lab (Intelligent autonomous systems), il Laboratorio di Robotica dell’università di Padova. All’International CAE Conference i loro progettisti ne hanno mostrato le potenzialità e il funzionamento, basato sul controllo ad impulsi cerebrali.
La velocità è anche questione di numeri
In area espositiva, tra le altre realizzazioni in mostra, i partecipanti hanno potuto ammirare PULSAR, una bicicletta ad alta velocità (HPV – Human Powered Vehicle), specificatamente progettata al Politecnico di Torino per poter correre al WHPSC (World Human Powered Speed Challenge), un evento che si svolge in Nevada ogni anno. Il prototipo è stato costruito nel 2015 ed ha partecipato al WHPSC in settembre, dopo circa 850 km di test. Andrea Gallo, ha raggiunto il record di velocità italiano a 116,19 chilometri all’ora, diventando il 24 °pilota più veloce nella storia di questa disciplina (v. pagine seguenti).
L’Agorà della ricerca, la scienza trova spazio
Illuminare il presente con le idee del futuro. A Lazise, nella Research Agorà, sono stati ospitati alcuni tra i progetti di ricerca più innovativi, sviluppati attraverso importanti partnership internazionali. Nell’area di diffusione, così come nelle sessioni scientifiche, i partecipanti non solo hanno presentato il loro lavoro, ma hanno anche avuto l’opportunità di salire sul palco per condurre esperimenti e dimostrazioni dal vivo dei loro risultati.