Un cuore grande così
Mark Goodin, Michael Yaksh
I sistemi di simulazione multifisica consentono di ridurre le dimensioni dei cuori artificiali

L'innovativo cuore artificiale a flusso continuo (CFTAH) è di dimensioni più ridotte e il suo funzionamento meno complesso rispetto ad altri progetti simili. Questo dispositivo prevede una sola parte in movimento, il rotore, sospeso da una combinazione di forze magnetiche e fluide. Il testing di questo dispositivo sta arrivando alla fase di verifica su cavie animali, procedura molto onerosa in termini di tempi e costi, il prezzo di un errore a questo stadio sarebbe quindi molto elevato. Per minimizzare i rischi e il numero di costose modifiche in fase di progettazione, i consulenti di Simutech Group hanno scelto la simulazione multifisica - combinando l’analisi elettromagnetica e quella fluidodinamica - per esplorare il funzionamento del cuore CFTAH.
Ad oggi, la simulazione è stata impiegata per calcolare la performance della pompa idraulica, le pressioni statiche sulle superfici della pompa, il rotore e le sue forze assiali, e altri parametri chiave con l’obiettivo di ottenere un design robusto prima di procedere al test su cavie animali.
UN DESIGN SALVAVITA
Negli Stati Uniti vengono registrati ogni anno oltre 300.000 decessi per problemi cardiaci e, di questi, il 20% è costituito da pazienti in attesa di un donatore. I cuori artificiali potrebbero salvare molte di queste vite, ma i dispositivi attualmente approvati dal FDA sono complessi, pesanti e così ingombranti da potersi adattare solo al 20% dei pazienti di sesso femminile e al 50% di quelli di sesso maschile.
Il CFTAH è un cuore più compatto e semplice adatto per la maggior parte degli adulti e molti teenager. Il dispositivo è progettato per essere usato sia come “ponte” fino al trapianto, sia come device permanente in sostituzione di un cuore malato. Il design particolare del CFTAH è caratterizzato da semplicità ed efficienza. Un solo motore e un solo cavo di potenza gestiscono l’insieme della pompa rotante dell’organo. Le eliche che supportano la circolazione destra e sinistra sono montate agli estremi opposti del rotore che è sospeso radialmente da un cuscinetto idrodinamico lubrificato dal sangue, progettato per mantenere un flusso stabile. Durante il funzionamento, l’insieme in rotazione raggiunge una posizione radiale in cui le forze idrauliche generate dal fluido sono bilanciate da forze elettromagnetiche esercitate dal motore a pompa. In condizioni normali il rotore è libero di muoversi lungo gli assi e la sua posizione assiale è determinata dalla forza del magnete e dalle pressioni laterali – destra e sinistra - esercitate dalla pompa.
Quando la pressione della pompa destra è maggiore della sinistra, l’insieme in rotazione viene spinto da forze idrauliche verso sinistra. Questo spostamento incrementa l’apertura della pompa destra che aumenta la pressione in uscita e la quantità di flusso. L’incremento di performance nella pompa destra accresce la pressione e il flusso in entrata nella pompa sinistra portando a un aumento della pressione della pompa sinistra che spinge l’insieme in rotazione a ritornare verso destra. Questo processo autoregolato corregge automaticamente qualsiasi squilibrio tra le due pompe. Qualora si verifichi un cambiamento improvviso nella pressione della pompa, la forza assiale del motore limita lo spostamento assiale nell’insieme in rotazione. Questo design innovativo elimina la necessità di componenti che hanno complicato la progettazione di altri cuori artificiali come valvole, sensori e meccanismi di attuazione.
IL RUOLO DELLA SIMULAZIONE ELETTROMAGNETICA
I ricercatori stanno attualmente lavorando per validare il design del CFTAH in preparazione dei test su animali. La simulazione è necessaria per catturare i dati che non possono essere raccolti durante i test fisici, così come valutare progetti alternativi in meno tempo e con costi inferiori rispetto a quelli richiesti dai test fisici.
La simulazione multifisica si è resa necessaria per l’importanza sia delle forze elettromagnetiche, sia del flusso di fluidi nel determinare le performance delle pompe. Gli ingegneri di Simutech hanno sviluppato un modello elettromagnetico tridimensionale con il software ANSYS per prevedere le forze magnetiche radiali e assiali e il comportamento delle coppie sul rotore per differenti posizioni assiali e radiali del rotore rispetto allo statore. Il modello elettromagnetico finale contiene 780.000 elementi esaedrici e il team ha condotto uno studio di sensitività della mesh per valutarne l’accuratezza. La simulazione elettromagnetica è stata impiegata per determinare le forze radiali e assiali generate dal magnete che muove il rotore verso la posizione centrale come funzione dell’offset dal centro. Il design dipende dalle forze di ripristino per controllare e limitare la posizione del rotore. La simulazione ha mostrato che il magnete produce una forza di ripristino lineare radiale di circa 1.500 Newton per pollice di deviazione dal centro portante.
MODELLARE IL FLUSSO DI FLUIDI
Gli ingegneri hanno usato i risultati della simulazione elettromagnetica per creare una tabella delle forze magnetiche che hanno integrato come funzione user-defined nel software di simulazione fluidodinamica ANSYS CFX. Il team ha quindi utilizzato la CFD per modellare il flusso del fluido attraverso la regione journal bearing della pompa al fine di calcolare la posizione radiale del rotore a diverse velocità. Dato che il 95% delle forze radiali sono generate nella regione rilevata, questo approccio ha fornito risultati di posizione accurati senza richiedere la modellazione dell’intero insieme della pompa. Due diverse mesh esagonali della regione sono state utilizzare per assicurarsi che i risultati fossero indipendenti dalla densità della mesh (la mesh più fine aveva 528.000 elementi e il gap tra il rotore e l’alloggiamento era di uno spessore di 11 elementi, mentre quella più grezza aveva 216.000 elementi e un gap di 8 elementi di spessore). Il fluido è stato definito come una miscela di acqua e glicerina con una densità uguale a quella sanguigna per rispettare le condizioni del test in vitro. Il modello è stato valutato a tre diverse velocità del rotore.
La deformazione del dominio del rotore durante il movimento radiale, è stata ottenuta con una mesh in movimento in cui gli spostamenti relativi alla mesh iniziale erano specificati con una funzione user-defined. Un’equazione di diffusione che rappresenta lo spostamento del rotore è stata inclusa per determinare gli spostamenti della mesh attraverso il restante volume della stessa. Le forze magnetiche di ripristino dovute al movimento del rotore sono state paragonate con quelle idrauliche previste dalla CFD per determinare la posizione bilanciata dalle forze dell’insieme in rotazione.

I RISULTATI COMBACIANO CON I TEST FISICI
Come step successivo, il team ha modellato l’intero insieme della pompa CFTAH e confrontato le sue performance con i risultati dei test fisici. Il modello della pompa tridimensionale consisteva di circa 15 milioni di elementi, inclusi tetraedri, prismi ed elementi esaedrici. Gli ingegneri hanno lanciato la simulazione su una piattaforma di calcolo ad alte prestazioni di 12 nodi. A causa della simmetria e degli spazi tra le lame nelle regioni a spirale, i ricercatori hanno usato un modello di frozen-rotor multi-frame e fissato l’insieme rotante in un’unica direzione - modellando così il flusso in condizioni statiche. Gli ingegneri hanno utilizzato la stessa miscela di acqua e glicerina e impiegato il modello “K omega shear stress transport turbulence” che è stato valutato a tre differenti flussi volumetrici e a tre diverse velocità di rotazione coprendo l’intera gamma di utilizzi. Hanno poi collocato l’insieme rotante nella posizione radiale bilanciata dalle forze calcolata in precedenza e spostato l’insieme in modo iterativo verso una posizione assiale che forniva una pressione in uscita della pompa destra conforme ai dati dei test in vitro.
Le simulazioni multifisiche sono state in grado di prevedere le performance idrauliche, le pressioni statiche di superficie attraverso la pompa e la coppia rotore con una differenza tra il 5 e il 10% rispetto alle misurazioni del prototipo. Radialmente, le forze idrauliche dell’insieme in rotazione si bilanciavano con i carichi magnetici entro il 5%. La posizione assiale dell’insieme in rotazione prevista dalla simulazione era conforme alle misurazioni sperimentali entro
0,25 mm. È stato rilevato uno squilibrio di forza assiale tra 0,1 N e 0,5 N verso la pompa sinistra che corrisponde a una differenza di pressione statica di 2 mm Hg fino a 6 mm Hg. Le ragioni di questo squilibrio saranno obiettivo di future simulazioni. Tutto sommato, questi risultati sono abbastanza buoni e rispettano i livelli attesi per questa fase del programma.
In un modello di simulazione più sofisticato in fase di sviluppo, il team definisce il rotore come una mesh in movimento e usa forze elettromagnetiche ed idrauliche per muovere il rotore in una posizione di forze bilanciate durante la simulazione. Questo modello userà sangue come fluido, consentendo l’analisi delle forze esercitate sul sangue dalla superficie della pompa. Queste forze devono essere strettamente controllate: se sono troppo alte si possono verificare danni alle cellule sanguigne, se troppo basse, il sangue potrebbe coagularsi. Il modello di simulazione più sofisticato giocherà un ruolo importante nel finalizzare il design del CFTAH che passerà ai test sugli animali per un eventuale successivo impiego umano.
Immagini di proprietà della “SimuTech Group”.
Per gentile concessione.